Adozioni in RDC: nessuna comunicazione ufficiale del governo congolese di rimozione della moratoria; la Commissione stigmatizza l'irresponsabile diffusione di notizie non ufficiali e non veritiere.
Molte famiglie hanno segnalato alla Commissione la diffusione sui social network di notizie riguardanti un presunto sblocco dei permessi di uscita dei minori adottati da famiglie italiane e da famiglie di altri paesi in RDC. In particolare alcuni genitori fanno riferimento all'annuncio dello sblocco dato via tweet dal coordinamento Care, che esprime un rappresentante in Commissione: "Congo il governo toglie l'interdizione alle adozioni". La Commissione precisa che si tratta di un annuncio completamente destituito di fondamento, non concordato né autorizzato dalla Commissione, che, comprendendo le giuste apprensioni delle famiglie, stigmatizza comportamenti irresponsabili di chiunque veicoli notizie non fondate e non preventivamente diffuse dalla Commissione, e cioè dall'unica Autorità italiana competente.
Tali comportamenti rischiano di pregiudicare il positivo esito della vicenda, mettendo in pericolo la credibilità' dell'Italia con la RDC e alimentando aspettative nelle famiglie particolarmente provate da questa situazione, che possono sentirsi supportate ad assumere iniziative improvvide, non gradite alla RDC, mettendo, quindi, a rischio la soluzione positiva dell'intera vicenda.
La Commissione, assicurando che è fortemente impegnata nel perseguimento dell'obiettivo prioritario di consentire ai bambini di raggiungere le loro famiglie al più presto, che è in contatto costante e diretto con le autorità' della RDC, e che sta provvedendo da tempo ad ogni attività necessaria e prosegue quotidianamente nel porre in essere tutto quanto possibile e necessario perché si giunga al risultato, chiede ancora una volta alle famiglie di essere particolarmente responsabili nell' interesse dei loro figli e di fare riferimento esclusivamente alla Commissione quale unica fonte ufficiale di notizie sulla questione RDC.
La Commissione fa appello al senso di responsabilità di tutti e, in una fase così delicata che richiede la massima riservatezza istituzionale, chiede ancora una volta ai genitori e agli enti di non assumere alcuna iniziativa autonoma, anche di carattere comunicativo, non preventivamente concordata con questa Autorità centrale, per non pregiudicare il tanto lavoro svolto e in corso e l'auspicato e possibile esito positivo.