COMUNICATO PER LE FAMIGLIE ADOTTIVE IN VIETNAM

La CAI sta seguendo quotidianamente e con molta attenzione la situazione delle adozioni internazionali nel Paese in raccordo con l’Ambasciata italiana ad Hanoi e con l’Autorità centrale del Vietnam.
Come già comunicato agli Enti autorizzati, l’Autorità centrale (MOJ) non ha potuto pianificare e autorizzare la partenza dei genitori adottivi sia italiani che europei (in totale 91 famiglie di cui 16 italiane) prevista per fine giugno, a causa del peggioramento della situazione sanitaria e pandemica nel Paese.
Molte sono state in questi giorni le sollecitazioni e le lamentele delle famiglie alle quali va tutta la comprensione della Commissione che, al contempo, ricorda che non è possibile chiedere o imporre a uno Stato Estero, sovrano nelle sue decisioni, modifiche alle procedure stabilite a livello governativo.
La Delegazione dei Paesi europei, coordinata dalle Ambasciate Spagnola e Francese, sta seguendo l’evolversi della situazione per valutare tutte le soluzioni possibili. Le Rappresentanze hanno avuto un colloquio con la Direttrice Adozioni internazionali del MOJ, M.me Hao, che ha ribadito la gravità dell’emergenza pandemica che, al momento, non permette alcuna possibilità di dare il via libera all’operazione. M.me Hao è fiduciosa che la situazione sanitaria tornerà presto sotto controllo e non ritiene opportuno prendere in considerazione ipotesi alternative alla città di Ho Chi Minh, quale luogo di arrivo delle famiglie.
L’attenzione diplomatica è ai massimi livelli; gli Ambasciatori europei continueranno a lavorare sul tema della seconda operazione chiedendo di proseguire non appena sarà possibile.
Come di consueto, sarà cura della CAI fornire gli aggiornamenti sugli sviluppi della situazione agli enti autorizzati, ai quali le famiglie devono fare riferimento ed essere in costante contatto.