Una rete multiprofessionale per il benessere dei bambini adottati

Formazione e confronto al centro dell’incontro ospitato dall’Ospedale San Carlo di Milano
Venerdì 23 maggio 2025 si è svolto presso l’Ospedale San Carlo di Milano l’appuntamento formativo “L’adozione oggi: la necessità di una rete competente ed efficace” organizzato da Italia Adozioni e dal Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Migrante della Società Italiana di Pediatria (GLNBM – SIP).
Obiettivo della giornata, promuovere la competenza culturale e la collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti nel percorso di accoglienza e sostegno dei minori adottati e delle loro famiglie.
Tra le tante professionalità di spicco intervenute, il Vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali dott. Vincenzo STARITA ha aperto i lavori con un intervento in cui ha affrontato il delicato tema dell’adozione internazionale oggi, caratterizzata da una diminuzione dei minori adottabili e un aumento dell’età media delle persone che aspirano all’adozione. “In tale scenario”, il Vicepresidente Starita “ha sottolineato la crescente necessità di garantire un supporto post-adottivo a chi intraprende questa strada ponendo il focus sull’importanza che rivestono la formazione e l’informazione per preparare e accompagnare i futuri genitori adottivi nel percorso di supporto ai minori che arrivano in Italia, anche rispetto al loro stato di salute fisica e psicologica”.
L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra professionisti di ambiti diversi – sanitari, educativi, sociali e giuridici – che quotidianamente operano a supporto dei minori adottati e delle loro famiglie. Il focus della giornata è stato il valore della rete multiprofessionale come strumento essenziale per rispondere con competenza e continuità ai bisogni complessi che l’adozione, specie internazionale, porta con sé.
Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi numerosi temi: dalla necessità di una valutazione tempestiva e accurata dello stato di salute psicofisica dei minori al momento dell’ingresso in Italia, al ruolo decisivo della formazione degli operatori e delle famiglie adottive, fino al supporto continuativo dopo l’adozione. È emersa con forza la centralità dell’adozione come percorso che richiede strumenti adeguati, conoscenze specifiche e sensibilità condivisa.
Non sono mancati gli approfondimenti psicologici, con uno sguardo all’adolescenza adottiva, alle potenzialità di recupero affettivo e cognitivo, e all’importanza di tecniche terapeutiche mirate. È stato inoltre sottolineato come la dimensione dell’identità e delle origini rappresenti un nodo sensibile che necessita di essere affrontato in modo empatico e informato.
La giornata si è chiusa con un forte richiamo all’esigenza di linee guida condivise e buone prassi a livello nazionale, capaci di garantire una presa in carico efficace e continuativa, anche oltre l’età pediatrica. Il convegno ha riaffermato, con testimonianze toccanti e contributi professionali di alto profilo, che accompagnare un minore adottato significa costruire per lui – e con lui – un futuro di stabilità, cura e consapevolezza.