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Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca ha ratificato la Convenzione de L’Aja n.33 del 29 maggio 1993 l’11 febbraio 2000 ed il 1° giugno 2000 è entrata in vigore.

Referenti per l’adozione internazionale
Autorità Centrale
Úřad pro mezinárodněprávní ochranu dětí (UMPOD) [Ufficio per la tutela legale internazionale dei minori]
Ministero del lavoro e degli affari sociali
Šilingrovo nám. 3/4 - 602 00, Brno
e-mail podatelna@umpod.cz
sito web www.umpod.cz

Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia
Ambasciata d’Italia in Repubblica Ceca
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Compiti e funzioni dell’Autorità Centrale

  • collabora con altre autorità centrali, scambia informazioni e si impegna per prevenire impropri guadagni finanziari o di altra natura in relazione all'adozione internazionale;
  • raccoglie tutte le informazioni necessarie relative agli aspiranti genitori adottivi e ai minori adottabili;
  • riceve le domande di adozione internazionale ed elabora le proposte di abbinamento tra gli aspiranti genitori adottivi e il minore;
  • assiste gli aspiranti genitori adottivi durante gli incontri con il minore;
  • fornisce supporto legale e psicologico;
  • segue la fase del post-adozione.


Procedura adottiva

Per maggiori informazioni sulla procedura prevista dalla normativa italiana: e-tutorial sull'adozione internazionale CAI


Requisiti delle coppie adottanti

Si tratta dei requisiti previsti dalla normativa locale che sono validi per le coppie adottive italiane solo qualora non contrastino con i requisiti previsti dalla normativa italiana.

  • persone maggiorenni in possesso della piena capacità d’agire (art. n. 799-1 del Codice civile);
  • devono essere garantite quelle condizioni morali e materiali necessarie per un corretto sviluppo della personalità del minore (art. n. 799-2 del Codice civile);
  • coppie sposate; la domanda deve essere presentata da entrambi i coniugi; in casi eccezionali, valutati dal Tribunale, la domanda di adozione può essere presentata anche da uno solo dei coniugi (art. n. 800-1 e 2 del Codice civile);
  • la differenza di età con il minore deve essere adeguata e solitamente non è inferiore a sedici anni; in casi eccezionale, la differenza di età può essere inferiore a sedici anni solo se chi ha la tutela del minore, considerando il superiore interesse di quest’ultimo all’adozione, fornisce il proprio consenso (art. 803 del Codice civile).


Requisiti dei minori adottandi

  • minori i cui genitori:
    • sono stati dichiarati decaduti dalla responsabilità genitoriale (art. n. 818-1-a del Codice civile);
    • non sono in grado di esprimere la propria volontà e di riconoscere le conseguenze dei propri atti (art. n. 818-1-b del Codice civile);
    • sono irreperibili e, anche tramite la cooperazione con altre autorità pubbliche, il Tribunale non riesce a determinare la loro ubicazione (art. n. 818-1-c del Codice civile);
    • sono deceduti o sconosciuti e non vi sono parenti stretti che hanno espresso l’interesse di prendersene cura (Art. n. 818-2 del Codice civile);
    • hanno fornito il consenso all’adozione (Sezioni dalla n. 809 alla n. 817 e dalla n. 819 alla n. 822 del Codice civile).

La Legge ceca indica altresì che:

  • è sempre richiesto il consenso all’adozione del minore che ha compiuto dodici anni, a meno che ciò non sia contrario al suo interesse (art. n. 806-1 del Codice civile);
  • è richiesto il consenso all’adozione di chi ne ha la tutela, se il minore non ha ancora compiuto dodici anni (art. 807-1 del Codice civile);


Passaggi della procedura*

  • la coppia dà l’incarico di avviare la procedura di adozione internazionale ad un ente autorizzato, il quale trasmette il fascicolo all’UMPOD in Repubblica Ceca;
  • l’UMPOD verifica la correttezza e la completezza del contenuto del fascicolo della coppia;
  • se la domanda è completa e ammissibile, l’UMPOD notifica, tramite l’Autorità centrale del Paese della coppia o l’ente autorizzato, l’accettazione della domanda; possono essere richieste integrazioni alla documentazione;
  • se la coppia è ritenuta idonea, viene iscritta nel registro degli aspiranti genitori adottivi; in caso contrario l’UMPOD notifica il rifiuto di iscrizione nel registro, informandone anche l’Autorità centrale o l’ente autorizzato (art. n. 71 del Codice di procedura amministrativa e Sezioni n 24-25 dell’Atto sulla protezione legale e sociale dei minori); entro 15 giorni, la coppia può presentare ricorso contro tale decisione, attraverso l’UMPOD, davanti al Ministero del lavoro e degli affari sociali (art. 83 del Codice di procedura amministrativa);
  • dopo l’iscrizione della coppia nell’apposito registro e durante il corso della procedura, l’Autorità centrale o l’ente autorizzato devono trasmettere all’UMPOD, con cadenza regolare gli eventuali aggiornamenti della documentazione allegata alla domanda;
  • l’UMPOD, sulla base della raccomandazione del proprio Comitato consultivo (Advisory Board, organo multidisciplinare composto da esperti indipendenti e non impiegati presso l’UMPOD), trasmette alla coppia la proposta di abbinamento di un minore iscritto nel registro dei minori adottabili (art. n. 25 1.b dell’Atto sulla protezione legale e sociale dei minori) e, se viene accettata, la procedura prosegue; l’UMPOD fissa una data per l’incontro tra la coppia e il minore accordandosi con la struttura nella quale egli risiede;
  • il primo incontro tra la coppia e il minore avviene sempre alla presenza di un interprete e di uno psicologo dell’UMPOD insieme allo staff di esperti della struttura; lo psicologo dell’UMPOD partecipa agli incontri tra il minore e la coppia per valutare l’opportunità del proseguimento della procedura amministrativa;
  • il periodo di conoscenza è definito, nei tempi e nei modi, in relazione alle indicazioni dei servizi competenti e ha una durata indicativa di circa 8 settimane;
  • il personale specializzato della struttura in cui risiede il minore redige una relazione sull’incontro del minore con la coppia e la presenta all’UMPOD; alla scadenza del periodo minimo di conoscenza la coppia informa l’UMPOD della decisione di prendere in affidamento il minore con l’intenzione di adottarlo (art. n. 829 del Codice civile);
  • la coppia deve presentare al Tribunale di Brno la domanda per ottenere l’affidamento preadottivo del minore dopo il primo incontro con l’UMPOD, che è concesso dal Tribunale a condizione che l’Autorità centrale del Paese della coppia abbia già dato il proprio consenso a questo periodo di affidamento preadottivo (art. n. 827.1 del Codice civile);
  • una volta che la decisione sulla concessione dell’affidamento preadottivo diventa effettiva, al minore viene consegnato il passaporto e può lasciare la Repubblica Ceca con la coppia;
  • trascorsi 6 mesi dal trasferimento del minore nel Paese della coppia e dopo almeno 3 relazioni sull’integrazione del minore, la coppia può presentare all’UMPOD la richiesta di concessione del consenso per l’adozione internazionale (art. n. 829.2 del Codice civile); il consenso all’adozione dell’UMPOD è condizione obbligatoria per ottenere l’adozione del minore, che viene pronunciata al termine del procedimento che si svolge nel Paese della coppia.

* In assenza di norme specifiche reperite, le presenti informazioni relative alla prassi sono state fornite da un ente autorizzato operativo in Repubblica Ceca.

 

Post-adozione
L’ente autorizzato trasmette all’UMPOD in Repubblica Ceca le relazioni concernenti l’integrazione del minore con la seguente cadenza: quattro relazioni il primo anno (1, 3, 6 e 12 mesi), una il secondo anno e una all’età di 7, 11, 14 e 18 anni.

Normativa di riferimento

  • Act n. 359/1999 Coll. del 9 dicembre 1999 on the Social and Legal Protection of Children [Atto sulla protezione sociale e legale dei minori];
  • Act 500/2004 Coll. del 24 giugno 2004, Code of Administrative Procedure [Codice di procedura amministrativa];
  • Act n. 89/2012 del 3 febbraio 2012, The Civil Code [Codice civile];
  • Act n. 292/2013 del 12 settembre 2013, on Special Court Proceedings.

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