Incontro ICAN a Oslo: focus su adozioni internazionali, minori con bisogni speciali e nuove sfide

Il 27 e 28 maggio 2025, si è svolto a Oslo, presso la sede dell’Autorità Centrale della Norvegia, il semestrale incontro dell’Inter-Country Adoption Network (ICAN), rete informale delle Autorità Centrali dei Paesi di accoglienza, cui partecipano da oltre un decennio le Autorità Centrali dei Paesi di maggior flusso di adozioni internazionali, ossia Belgio (Comunità fiamminga), Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia, Svizzera e USA.
L’ICAN ha la finalità di scambiare informazioni sull’andamento delle adozioni internazionali in ciascun Paese, nonché sulle problematiche riscontrate nelle procedure adottive con i Paesi di origine dei minori adottati e sulle tematiche più attuali affrontate da ogni Autorità Centrale. Al proposito, in relazione alla sentenza 33/2025 della Corte costituzionale che, come noto, ha aperto l’adozione alle persone singole, gli altri Paesi hanno evidenziato come nella maggior parte dei casi, pur in presenza di questa possibilità, le Autorità centrali dei Paesi di origine, nella prassi, preferiscano abbinare i minori alle coppie coniugate.
Durante l’incontro di Oslo è emerso che nel 2024 l’Italia è l’unico Paese di accoglienza che ha avuto un’inversione di trend rispetto agli anni pregressi, con un incremento consistente del numero di adozioni internazionali concluse (da 478 adozioni internazionali nel 2023 a 536 nel 2024, da 585 minori adottati nel 2023 a 691 nel 2024). Infatti, tutti gli altri Paesi hanno proseguito nel trend di riduzione degli ultimi anni.
Durante l’incontro, sono stati affrontati vari temi: l’adozione di minori con bisogni speciali, la ricerca delle origini e la chiusura totale, entro il 2030, delle procedure adottive da parte di alcuni Paesi di accoglienza (es. Olanda e Svizzera). È stata sottolineata, inoltre, la prosecuzione della riduzione del numero degli enti autorizzati in molti Paesi, tra cui il Belgio, la Francia, la Germania, la Spagna e l’Irlanda. In Danimarca, l’unico ente autorizzato è stato chiuso nel novembre 2024 e le procedure adottive ancora in corso sono seguite direttamente dall’Autorità Centrale danese fino al loro esaurimento.
Il prossimo incontro, organizzato dall’Autorità Centrale dell’Irlanda, si svolgerà nel mese di novembre a Dublino.