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KENYA: sospensione adozioni internazionali, il Governo del KENYA si è riservato di dare direttive.

A seguito della sospensione a tempo indeterminato delle adozioni nazionali ed internazionali e della revoca delle licenze per operare nel campo delle adozioni internazionali, stabilite dal Governo del Kenya in data 26 novembre 2014. il Ministero del lavoro, della sicurezza e dei servizi sociali del Kenya ha chiesto  alle proprie  società di adozione,  di:

1. presentare una lista con tutte le domande di adozione in attesa, nazionali ed internazionali. Indicare il nome dei richiedenti, lo stato della domanda e la nazionalità dei richiedenti.
2. non accettare nuove domande per l’adozione nazionale e internazionale.
3. non assegnare alcun bambino per adozioni nazionali e internazionali.

Il Ministero si è riservato di rilasciare ulteriori direttive su come procedere con le domande già presentate.

Il Governo del Kenya si è rivolto  alle proprie agenzie, perché, come è noto,  l’adozione internazionale in tale paese avviene attraverso Agenzie locali riconosciute e autorizzate dal Governo, con cui gli  enti stranieri accreditati  a occuparsi di adozioni internazionali devono stipulare convenzioni.

Il Ministero si è riservato di emanare direttive.
Alcuni enti italiani autorizzati, che operano con grande serietà nel settore delle adozioni, prendendo  atto che fino a nuova decisione del Kenya,  non sarà possibile far prendere in considerazione domande di adozione presentate dopo il 26 novembre 2014,  hanno sollecitato, attraverso i canali consentiti, alle Autorità del Kenya indicazioni su come procedere con le domande di adozione presentate dalle coppie italiane in date precedenti al 26 novembre 2014.
In attesa dei chiarimenti, tali enti hanno doverosamente  informato della situazione le coppie che hanno conferito loro mandato, onde poterle accompagnare nell’assunzione delle decisioni  più  opportune.

Tale metodologia appare assolutamente apprezzabile, poiché gli enti italiani hanno compiti complessi e non di semplici intermediari. Il loro compito è accompagnare e sostenere le coppie anche per  eventuali  soluzioni alternative in altri Paesi, quando la fase della procedura adottiva sia tale da consentire un cambio paese senza danno per l’interesse superiore del minore.

La Commissione sottolinea l’importanza che nel rapporto di trasparenza che deve caratterizzare il rapporto tra aspiranti genitori adottivi ed enti autorizzati e vigilati dalla Commissione, non vengano trascurati gli aspetti di correttezza anche nei rapporti economici.

La Commissione, dopo avere scritto all’ Autorità del Kenya proponendo una più stretta collaborazione in materia di adozioni e la possibile conclusione di un accordo bilaterale in materia di adozioni, allo stato non può che prendere atto di decisioni, espressione di sovranità nazionale, assunte dalle Autorità del Kenya, motivate dalla dichiarata necessità di quel Paese  di rendere più trasparenti le procedure adottive e scongiurare traffici di minori.

05/02/2015

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