Pubblicate le statistiche annuali 2018 con focus sulle adozioni di minori di età più grande
CAI ha concluso l'analisi statistica sulle adozioni internazionali in Italia nel 2018. Nel corso del 2018, il calo delle adozioni internazionali, osservato negli ultimi anni, sembra essersi arrestato anche se si registrano nuovi minimi storici, come per esempio, per il contingente delle coppie adottive e per il livello di minori stranieri entrati nel nostro paese. Nonostante questo l’Italia rimane sia in termini assoluti, per numero di ingressi annui, sia in termini relativi, per esempio in rapporto alla popolazione minorile residente, tra le nazioni del mondo che hanno i più alti tassi di adozione internazionale. A ciò si deve aggiungere, la constatazione che, tra le nazioni a forte flusso di ingresso a scopo adottivo, il nostro Paese è quello che registra la minore riduzione nell'ultimo decennio.
A fronte delle 1.130 coppie adottive, nel 2018 sono 1.394 i minori stranieri per i quali è stata rilasciata l’autorizzazione all'ingresso in Italia a scopi adottivi – in media 1,23 minori adottati per coppia. Nei report è presente uno specifico approfondimento sulle adozioni di bambini più grandi a seguito della constatazione che, nell'anno osservato, al momento dell'ingresso in Italia l'età media dei minori varia da 5 a 9 anni. Un grande cambiamento rispetto al 2000, anno in cui CAI ha iniziato la sua attività nella quale l’età media dei minori variava da 1 a 4 anni: trend riscontrabile anche all'estero.
Per quanto concerne i paesi di provenienza dei minorenni adottati, la Federazione Russa, con 200 adozioni pari al 14% del totale delle adozioni internazionali, si conferma il paese con il più alto numero di minori accolti dalle coppie italiane. Seguono altre quattro realtà con un numero di adozioni superiore alle 100 unità: Colombia (169), Ungheria (135), Bielorussia (112), India (110). Sono presenti poi tre Paesi che contano tra le 50 e le 100 adozioni: Bulgaria, Repubblica Popolare Cinese, Vietnam. Infine vengono ben trenta Paesi che garantiscono un numero di adozioni inferiori ai 50 casi.