“Dati e prospettive nelle adozioni internazionali” - Rapporto sui fascicoli dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022

La Commissione per le Adozioni Internazionali pubblica on line il Report sull’andamento delle adozioni internazionali concluse nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022.
L’analisi dei dati del 2022 fa emergere un quadro di contenuta ripresa delle procedure internazionali evidenziata dal lieve ma costante incremento di autorizzazioni all’ingresso registrato nelle due ultime annualità. La ripresa post-pandemica, tuttavia, è stata frenata dal perdurare del blocco delle procedure adottive in Cina che, negli anni precedenti, rappresentava uno dei principali Paesi di origine dei minori adottati all’estero e dalle operazioni militari della Russia in Ucraina, avviate il 24 febbraio 2022 e tuttora in corso. Ciò nonostante, nel corso dell’anno si sono concluse positivamente tutte le procedure adottive pendenti riferite a minori ucraini, con l’ingresso in Italia di tutti i bambini e bambine già abbinati a genitori italiani, e sono proseguite le procedure di adozione internazionale in stato avanzato relative a minori appartenenti alla Federazione russa.
A livello nazionale, dai dati relativi al 2022, emerge una sostanziale conferma del profilo delle coppie adottive (ad es. per età, titolo di studio, attività lavorativa) ed un rallentamento del tempo necessario per le procedure di adozione – mediamente di quasi 4 anni e mezzo - quale effetto a lungo termine degli effetti della pandemia.
Sotto il profilo internazionale, i dati relativi ai Paesi di origine dei minori si confermano relativamente stabili nell’ultimo quinquennio. Per il 2022 l’Europa resta al primo posto per numero di adozioni, con il 36,8% di autorizzazioni all’ingresso in Italia a scopo adottivo, l’America Latina si conferma il secondo continente di provenienza dei minori adottati, con un’incidenza del 33,1% e il continente asiatico si colloca in terza posizione, con il 23,5% degli adottati.