D3. Chi deve richiedere alla CAI l’autorizzazione all’ingresso?
L'Ente autorizzato che ha seguito la coppia nell'iter adottivo trasmette la documentazione completa alla CAI, utilizzando il portale web ad accesso protetto, predisposto al fine di facilitare e accelerare lo scambio di documenti con gli Enti.
La CAI, dopo aver verificato che la documentazione è completa e in regola emette tempestivamente (di regola, entro cinque giorni lavorativi) l’autorizzazione all'ingresso del bambino in Italia, comunicandola all'ente, al Tribunale per i minorenni e alla rappresentanza diplomatica italiana nel Paese in cui si è svolta la procedura adottiva. Ovviamente, se la documentazione è incompleta o irregolare, saranno necessari tempi maggiori.